Il 17 Gennaio, l’America (e oserei dire tutto il Mondo Occidentale) ha celebrato e onorato uno dei campioni per i diritti civili: Il Dott. Martin Luther King.
Ho sempre davanti a me un sogno… che un giorno questa nazione si leverà in piedi e vivrà fino in fondo il senso delle sue convinzioni: noi riteniamo ovvia questa verità, che tutti gli uomini sono creati uguali.
Le virtù morali e civili promosse, dal Dott. King echeggiano ancora oggi… non solo per un’eguaglianza tra i popoli, ma anche per chi non ha nemmeno il “privilegio” di nascere.
Il Dott. King fu assassinato prima di vedere il “cambiamento” tanto desiderato e sono certo che se fosse ancora vivo sarebbe in prima linea per la causa dei “mai-nati”.
Vorrei riportare alcune frasi del famoso discorso “I have a dream”:
Per questo siamo venuti qui, oggi, per rappresentare la nostra condizione vergognosa. In un certo senso siamo venuti alla capitale del paese per incassare un assegno. Quando gli architetti della repubblica scrissero le sublimi parole della Costituzione e la Dichiarazione d’Indipendenza, firmarono un “pagherò” del quale ogni Americano sarebbe diventato erede. Questo “pagherò” permetteva che tutti gli uomini, si, i negri tanto quanto i bianchi, avrebbero goduto dei principi inalienabili della vita, della libertà e del perseguimento della felicità.
E’ ovvio, oggi, che l’America sia venuta meno a questo “pagherò” per ciò che riguarda i suoi cittadini di colore. Invece di onorare questo suo sacro obbligo, l’America ha consegnato ai negri un assegno fasullo; un assegno che si trova compilato con la frase: “fondi insufficienti”. Noi ci rifiutiamo di credere che i fondi siano insufficienti nei grandi caveau delle opportunità offerte da questo paese. E quindi siamo venuti per incassare questo assegno, un assegno che ci darà, a presentazione, le ricchezze della libertà e della garanzia di giustizia.
Gli afro-Americani hanno lottato duramente per i loro diritti e nonostante il mondo ancora combatte contro il razzismo, la voce di chi guerriglia per tali diritti è adesso ascoltata da una buona parte della società. Il mondo ha cominciato a comprendere che nessuno ha l’autorità né il potere di negare i diritti di ogni singola persona.
Mentre celebriamo tale fuoriclasse dei diritti civili, è giunto il tempo di alzare la nostra voce per chi non può perché ancora nel grembo materno. Dott. King era un difensore degli oppressi e dei deboli; Caricò su di se una delle più grandi ingiustizie del tempo e adesso noi dobbiamo affrontare una più grande ingiustizia che ha concepito milioni di morti.
Nella famosa lettera dalla prigione di Birmingham, Dott. King scriveva:
Sappiamo attraverso una dolorosa esperienza che la libertà non è mai data volontariamente dagli oppressori, ma deve essere richiesta dagli oppressi…”la giustizia ritardata è una giustizia negata”.
Dott. King continua dicendo:
Ci sono due tipi di leggi: giusta e ingiusta. Come possiamo distinguere tra le due? Come determiniamo se una legge è giusta o ingiusta? Una legge giusta nonostante sia fatta dell’uomo si quadra con le leggi morali e Divine. Una legge ingiusta è un codice non in armonia con le leggi morali. Per usare le parole di Tommaso D’Acquina: Una legge ingiusta è una legge umana che non è radicata nella legge naturale ed eterna. Ogni legge che innalza la personalità umana è giusta, ogni legge che denigra la personalità umana, è ingiusta.
Quindi, mentre celebriamo il Dott. King, consideriamo la possibilità di continuare questa battaglia nella lotta per gli oppressi e gli indesiderati.
La Dott.ssa Alveda King (nipote del Dott. King) ci ricorda che la battaglia non sarà mai vinta finché ogni uomo (nato o non nato) abbia diritto alla vita è alla liberta civile.
Tragicamente sono di nuovo gli afro-Americani a subire di più la morsa dell’aborto. Le statistiche dimostrano che la percentuale di aborti per gli afro-Americani è tre volte superiore a quella per i bimbi euro-Americani. Ancora una volta il target principale di questa crudeltà civile sono gli afro-Americani.
Vorrei finire con due versi del saggio Re Salomone (Proverbi 31:8-9):
Apri la tua bocca in favore del muto in difesa di tutti i derelitti. Apri la tua bocca, giudica con giustizia e difendi la causa del misero e del bisognoso.
A Presto
Antonio Morra